Correttivo sul Sisma-bonus sulle diagnosi di geometri e periti
Dopo le proteste ufficiale del Consiglio Nazionale dei Geometri sul veto posto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel decreto noto come Sisma-bonus per geometri e periti, che secondo la nuova normativa non avrebbero potuto eseguire le analisi e le diagnosi per la messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma (ne abbiamo parlato qui), il Governo ha recentemente emanato un correttivo all’articolo 3 in cui era scritto chiaramente che solo i professionisti in possesso di laurea in ingegneria o architettura avrebbero potuto eseguire quella tipologia di rilievi.
Il presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri, Maurizio Savoncelli, che si era fatto portavoce ufficiale della protesta e del mancato inserimento della categoria professionale di cui fa parte nel processo di ricostruzione, ringrazia il Ministro Delrio per la rapida correzione del Decreto e per aver reso l’operatività a una categoria professionale di tecnici con piene competenze a operare. Già nella prima stesura del Sisma-bonus il CNGeGL aveva pensato che il veto fosse stato inserito per un errore, non per estromettere geometri e periti dal processo di ricostruzione.
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