0 6875 Views

DOL: Il nuovo Durc online per imprese edili

Il nuovo Durc online, conosciuto anche come DOL (Documento Unico di Regolarità Contributiva) è obbligatorio per le imprese edili e le ditte che si occupano di appalti e lavori pubblici e privati. Il documento infatti attesta la regolarità dell’impresa che lo presenta alla pubblica amministrazione in relazione agli obblighi INPS, Inail e agli obblighi contributivi delle casse professionali. Il Dol infatti può essere richiesto all’azienda che vince un appalto sia dalla pubblica amministrazione che da organismi di diritto pubblico, ma anche per esempio dal lavoratore dipendente assunto dall’impresa che voglia verificare la sua situazione contributiva.

Il DOL può essere richiesto online dalle aziende attraverso i portali ufficiali dell’INPS e dell’Inail, con i dati di acceso che si utilizzano normalmente per il login nei portali di riferimento. Il rilascio del DOL è immediato e ha una validità di 120 giorni a partire dal momento in cui viene richiesta. Un DOL che attesti qualche irregolarità contributiva a carico dell’azienda che ne fa richiesta è un valido motivo per la perdità dell’aggiudicazione di un appalto.

Previous Maxibando da Eni
Next Nuove professioni: restauratori di habitat marini

About author

You might also like

Normative

Sicurezza e campionamento su strutture: solo 120 aziende sono autorizzate

Il tragico crollo del Ponte Morandi ha messo in moto una serie di quesiti e questioni tecniche: i cittadini italiani chiedono sicurezza e si interrogano su come si possano prevenire

Normative

Nuovo contratto ANCE per fornitura di calcestruzzo preconfezionato

L’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili ha aggiornato, dopo sei anni dall’ultima modifica, il contratto per la fornitura di calcestruzzo preconfezionato. Il nuovo documento è aggiornato e tiene conto delle ultime

Normative

Appalti e nuovi livelli di progettazione: moratoria di sei mesi

Il decreto ministeriale riguardante le nuove regole relative ai livelli di progettazione si avvia all’approvazione definitiva. Per ora è stata predisposta una moratoria di sei mesi che consentirà di portare