Nuove professioni: restauratori di habitat marini
In Italia esiste un esempio virtuoso legato alle nuove professioni ambientali, si tratta dei professionisti noti come “restauratori di habitat marini” che lavorano per la Stazione Zoologica Anton Dohrn e del progetto Abbacco per il recupero dei fondali nella località marittima di Bagnoli-Coroglio, che ha curato lo studio preliminare e il successivo recupero del sito.
La stazione è nata grazie a un finanziamento di due milioni di euro stanziati da Miur-Cipe per il recupero degli ecosistemi ambientali del sito di interesse nazionale (SIN Bagnoli-Coroglio). Il recupero è volto anche a ristabilire la balneabilità, ed è un progetto che potrà fungere da volano per il recupero e la restaurazione di altri ambienti marini che hanno subito dei danni per l’opera dell’uomo, sia nel Mediterraneo che nel resto d’Europa.
Gli studi realizzati dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn sono fondamentali per la rivalorizzazione di un territorio che ha subito con gli anni un progressivo e preoccupante declino dal punto di vista ambientale ma anche igenico-sanitario. Il recupero di habitat marini è uno degli obiettivi messi in atto anche dalla comunità europea per il raggiungimento di un buon stato di salute marino entro il 2020.
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