Quando è previsto il Lavoro a chiamata in edilizia?
I contratti di lavoro a chiamata, che dal 2018 dovranno sostituire i voucher recentemente aboliti dal Governo, si configurano come dei contratti in cui il datore di lavoro può chiamare il suo dipendente in maniera discontinua o intermittente purché non si superino le 400 giornate. Nel campo dell’edilizia e dei lavori tecnici è poco utilizzato, tuttavia la legge consente di portare avanti questa tipologia di contratti per alcune tipologie di lavori, fra i quali figura la manutenzione stradale sia ordinaria che straordinaria.
Il Ministero ha infatti risposto in maniera positiva alla richiesta di Interpello n.1 presentata da Confartigianato Imprese, protocollata con numero 13-07-2017. L’interpello è stato necessario perché questo tipo di contratto, ovvero il contratto a chiamata, non è previsto dal contratto collettivo nazionale di categoria. Come già previsto dal Decreto legislativo n. 81/2015 che fra l’altro regola anche il contratto a chiamata, questa tipologia può essere applicata anche a lavoratori più giovani di 24 anni e per lavoratori che hanno già compiuto i 55 anni di età.
About author
You might also like
Split Payment anche per i liberi professionisti
Lo split payment, ovvero il meccanismo per l’assolvimento dell’iva che fin’ora ha riguardato solamente imprese fornitrici di beni e servizi nei contratti con le pubbliche amministrazioni, è ora applicato anche
Grandi numeri per il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione
Lo strumento del MePa, nato nel 2003 per supportare le pubbliche amministrazioni nella scelta e nell’acquisto di beni e servizi, è arrivato nel 2017 a un risultato mai raggiunto negli
In aumento i contributi dei professionisti
Riguardo la dichiarazione dei redditi e del volume d’affari relativo al 2017, si segnalano diversi aumenti nei contributi previdenziali dovuti da alcune categorie professionali fra cui avvocati, ragionieri, periti industriali,