Deroga sull’appalto integrato: secondo i Comuni è inutile
Il correttivo al codice appalti recentemente approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, relativo alle correzioni per l’appalto integrato, rischia di risolversi in un flop. Il correttivo infatti mira, fra le altre cose, a mandare in gara i progetti congelati dall’aprile del 2016, ovvero dall’entrata in vigore del divieto di appalto integrato.
Il correttivo, che invece assicurerebbe che gli appalti in questione vengano portati avanti, non influisce su così tanti appalti come era sembrato al momento della stesura della deroga sull’appalto integrato. L’elenco di tutti i bandi con appalto integrato che sarebbero stati messi fuorigioco dal nuovo codice, richiesto dal relatore della riforma sugli appalti, il parlamentare Stefano Esposito, non è mai stato consegnato al destinatario che ne ha fatto richiesta. La deroga infatti sarebbe legata alla condizione che i progetti siano definitivamente stati approvati prima della data del 19 aprile 2016 (ovvero l’entrata in vigore del divieto), per non trasformare la deroga in una sanatoria. Secondo gli amministratori dei Comuni, così come è stata approvata, la deroga sarebbe del tutto inutile, e si profila quindi come un flop non come un modo per far ripartire appalti e progetti bloccati.
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