0 1851 Views

Codice dei Contratti non conforme alle Direttive UE

Il nuovo Codice dei Contratti si scontra con le direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE e proprio per questo motivo la Commissione Europea ha inviato all’Italia delle lettere di costituzione in mora e ha aperto formalmente una procedura di infrazione affinché il Decreto Legislativo n.50/2016 venga corretto. Secondo il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, la procedura non fa altro che confermare ciò che l’Associazione nazionale costruttori edili ripete da anni, ovvero il fallimento su tutti i fronti del nuovo Codice dei Contratti pubblici che di fatto non ha riportato il settore dei lavori pubblici in Europa con regole che siano semplici, chiare e trasparenti e anzi ha bloccato di fatto molti cantieri, con gravi ripercussioni nel settore edile.

Dall’invio della lettera ufficiale da parte della Commissione Europea, avvenuto il 24 gennaio, il governo italiano ha due mesi di tempo per rispondere efficacemente alle richieste di modifica con una legge delega di riforma, per evitare che la procedura di infrazione prosegua nell’iter formale.

Previous L’Agenzia delle Entrate e i nuovi modelli fiscali
Next Liberatoria Anac: stop al pagamento dei contributi all’Ente per ricostruzione post-sisma

About author

Michela Meloni
Michela Meloni 637 posts

Michela Meloni si occupa di editoria (LaPiccolaVolante Ed.), comunicazione pubblicitaria e redazione di articoli web oriented. Ha una laurea specialistica in editoria, giornalismo e nuovi media. Collabora con diverse web agency e scrive di libri sul sito Mangialibri.com.

View all posts by this author →

You might also like

Normative

Appalti: nuove regole sui criteri ambientali minimi

La sostenibilità ambientale è un requisito sempre più importante e con il nuovo Codice appalti (D.lgs. n.50/2016) le stazioni appaltanti dovranno tenere in considerazione, nella redazione dei bandi e delle

Normative

Progettazione e ristrutturazione edifici pubblici: Criteri Ambientali Minimi

Con il DM dell’11 ottobre 2017, entrato in vigore lo scorso 7 novembre dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Ambiente chiarisce alcuni punti, chiamati i “Criteri Ambientali Minimi”

Normative

La web tax è ancora in sospeso

Secondo la normativa europea, l’Italia avrebbe dovuto adeguarsi all’obbligo di web tax per le transazioni digitali entro il 30 aprile 2018 ma nella realtà dei fatti il decreto attuativo della