32% di rinnovabili entro il 2030
Il nuovo accordo raggiunto di recente a Bruxelles sulla quota di rinnovabili che i Paesi membri dovranno raggiungere entro il 2030 innalza ulteriormente l’asticella a favore delle fonti di energia rinnovabile. Se infatti la quota era fissata sul 27%, ora è invece compresa fra il 32% e il 35%. Una ulteriore riforma prevede poi che tutti i cittadini possano produrre energia pulita per il proprio autoconsumo, e altresì immagazzinare o vendere quella in eccesso senza avere ulteriori tasse o addebiti fino al 2026.
Il governo italiano si è detto d’accordo con le nuove norme, al contrario di altri Paesi, in particolare Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca che vorrebbero invece mantenere la quota del 27%. La manovra per l’efficientamento energetico e il passaggio da fonti di energia non rinnovabile a fonti di energia pulita costerà all’Italia circa 35 miliardi in più di spesa, necessari affinché si possano centrare gli obiettivi richiesti dall’Unione Europea per un superamento del vecchio modello energetico a favore di un modello innovativo, che rispetti maggiormente l’ambiente che ci circonda.
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