La web tax è ancora in sospeso
Secondo la normativa europea, l’Italia avrebbe dovuto adeguarsi all’obbligo di web tax per le transazioni digitali entro il 30 aprile 2018 ma nella realtà dei fatti il decreto attuativo della norma non è ancora stato approvato. Il Ministero delle Economie e delle Finanze prende tempo e rinvia la pubblicazione del decreto, anche alla luce del fatto che il prelievo del 3% sul valore di ogni servizio prestato online sarà applicato solo a partire dal prossimo gennaio 2019.
La web tax era inserita nella Legge di Bilancio n.205/2017 ma sono tanti gli esperti e i professionisti in campi finanziario che pensano che la parte relativa alla web tax subirà delle variazioni e delle modifiche prima di entrare ufficialmente in vigore nel nostro Paese. Questo perché le forze politiche in campo, in campagna elettorale, hanno espresso criticità rispetto alla tassa digitale introdotta nel 2017. Attualmente i tecnici del Mef sono in attesa che l’Europa adotti una linea comune per la web tax che si possa applicare in tutti gli stati membri. La linea attualmente adottata dall’Italia è di intendere la tassa del 3% riferibile ai soli servizi digitali, non anche all’e-commerce e alle vendite di merci online.
About author
You might also like
Codice dei Contratti non conforme alle Direttive UE
Il nuovo Codice dei Contratti si scontra con le direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE e proprio per questo motivo la Commissione Europea ha inviato all’Italia delle lettere di costituzione in
Pubblica Amministrazione, no all’assegnazione diretta per beni e servizi infungibili
Fra le prassi comuni utlizzate dalla pubblica amministrazione vi è quella di mettere in deroga la legge sugli appalti per beni e servizi così detti infungibili, come per esempio i
Nasce il Nuovo Codice della Protezione Civile
Il 2018 porta importanti novità nel campo della sicurezza e della Protezione Civile, con il decreto legislativo n. 224 del 2 gennaio 2018, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è infatti







