Blocco dei pagamenti pubblici a contribuenti inadempienti col fisco
Dal 1° marzo si abbasserà ulteriormente la soglia minima per la sospensione dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e degli enti a totale partecipazione pubblica destinati ai contribuenti su cui si riscontrino delle inadempienze fiscali. La verifica delle cartelle esattoriali non pagate sarà effettuata entro cibnque giorni e la soglia per il blocco dei pagamenti si abbassa a cinquemila euro, mentre prima della modifica della Legge di Bilancio il tetto minimo per il blocco si attestava sui diecimila euro di debiti al fisco da parte del contribuente.
La sospensione del pagamento, con la nuova normativa, si potrà procrastinare per 60 giorni, contro i 30 giorni previsti prima dell’entrata in vigore di questa normativa. Proprio per questo motivo le pubbliche amministrazioni, ogni volta che si apprestano a pagare professionisti o società per importi uguali o maggiori di cinquemila euro, saranno tenute a effettuare le dovute verifiche per conoscere la situazione contributiva della controparte, e potranno sospendere i pagamenti qualora sia dimostrata inadempienza a livello contributivo. Nella norma non rientrano i pagamenti dovuti per sentenza, che dovranno essere versati qualuque sia la condizione contributiva del beneficiario.
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