Corte di Cassazione: difetti di un edificio e sulle tempistiche di denuncia
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24.486 del 2017, prevede che la denuncia per difetti gravi di un edificio in sede d’appalto possano essere denunciati dal committente o dall’acquirente non a partire dal giorno del deposito della consulenza tecnica d’ufficio (disposta nel corso della causa di merito) bensì a partire dal momento in cui questi ultimi abbiano una conoscenza buona e obiettiva della gravità del difetto, che deve essere derivato da un’esecuzione non a regola d’arte dei lavori. Da quel momento in poi il termine per la denuncia del difetto è un anno, così come previsto dall’articolo 1669 del Codice Civile.
Questo perché neppure la citazione in giudizio rappresenta per il committente l’avvenuta conoscenza in toto dei vizi lamentati e dell’effettivo coinvolgimento di chi ha eseguito i lavori. La sentenza che impone un rinvio a giudizio in sede di appello è un’importante punto fermo per tutti i casi di questo tipo, e le sentenze dovranno tener conto dell’ordinanza e delle motivazioni della Corte di Cassazione.
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