Ricostruzione post-sisma: nessun tetto su incarichi multipli, ma autoregolamentazione
Il 13 dicembre nel corso della riunione della Cabina di Coordinamento relativa agli interventi post-sisma, di cui fanno parte oltre al commissario per la ricostruzione Vasco Errani anche i presidenti delle Regioni Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche hanno deciso di non imporre alcun tetto sulla cumulabilità degli incarichi relativi alla ricostruzione nel Centro Italia, pur tuttavia auspicando e richiedendo ai professionisti una forma di autoregolamentazione, resa necessaria per evitare un prolungamento dei lavori eccessivo (così come è successo negli anni precedenti in Abruzzo o in Emilia Romagna) dato dal fatto che i progettisti abbiano richiesto troppi incarichi che non sono riusciti a portare a termine nei tempi previsti.
Le nuove norme sono di fatto volte a tutelare la ricostruzione contro i rischi delle cattive pratiche e delle concentrazioni troppo elevate di incarichi, e conterranno delle clausole per gli schemi contrattuali secondo cui il committente, in caso di mancato rispetto dei termini pattuiti per la fine dei lavori, possano sciogliere il contratto con il professionista incaricato senza dover pagare alcun onere.
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