Bambù: gli utilizzi nell’architettura
Elegante, leggero ma anche resistente ed elastico, il bambù viene utilizzato in molti modi: in cucina (i germogli sono ricchi di proteine e sali minerali), nel design, nelle costruzioni e nella medicina orientale.
Il bambù può essere adoperato in ambienti inquinati sia nell’atmosfera che nel suolo,in aree da bonificare o versanti di discariche, perchè molto resistente agli attacchi di funghi e insetti e a temperature particolarmente rigide (per alcune varietà fino a -30 gradi), ma soprattutto perchè ha un forte tasso di assorbimento dell’anidride carbonica e rapidità di propagazione.
Inoltre, sta crescendo in tutto il mondo l’uso del bambù per costruzioni architettoniche.
A Bali, Indonesia, è stato realizzato dalla Green School un villaggio ecologico, costituito interamente di bambù.
Sicuramente degna di nota è la cattedrale in bambù voluta dall’architetto Simon Valez, eretta in sole 5 settimane spendendo un budget di appena 30 mila dollari.
Il bambù ha una maggiore resistenza in trazione rispetto all’acciaio, maggiore resistenza, sia in trazione che in compressione rispetto al legno e maggiore resistenza in compressione del calcestruzzo. Di conseguenza potrebbe essere utilizzato per strutture portanti di palazzi alti fino a due piani, per le impalcature, trasformato in truciolato e in parqet per interni, adoperato come condotta per le acque o per l’irrigazione di risaie e orti.
Il Wood Plastic Composit è un materiale poco conosciuto in Europa, costituito per il 30% di plastica PE e per il 60% di bambù e relativi additivi, molto resistente e adatto in particolare per gli esterni.
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