I geometri maturano la pensione versando contributi parziali
Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 15643 del 14 giugno 2018, ha creato un precedente dando fondamentalmente ragione a un geometra che, richiesta la pensione per aver raggiunto i trent’anni di contributi, se l’era vista negare dalla Cassa di previdenza poiché per un paio d’anni aveva versato solo parzialmente i contributi richiesti.
I giudici della Corte di Cassazione hanno infatti accordato la pensione puntando soprattutto sulla differenza fra effettività e integralità: secondo la legge 773/1982 non è prevista l’integralità della contribuzione, ma la sua effettività. Il geometra infatti aveva versato per trent’anni i suoi contributi, pur parzialmente e in minima parte, per la Corte dunque non sussiste motivo di rifiuto. La cassa previdenziale ha cercato di ribattere che in questo modo verrebbero meno i principi su cui si basa la logica solidaristica dell’assistenza sociale, poiché basterebbe un versamento minimo per maturare un anno di contributi. Questione che, secondo i giudici, si può risolvere facilmente con controlli più rigorosi sulle dichiarazioni reddituali da parte dell’ente previdenziale.
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