Cresce l’ingegneria italiana all’Estero
Secondo un recente rapporto dell’Oice, l’Associazione delle società di Ingegneria e Architettura aderente a Confindustria, il lavoro dei professionisti italiani nel campo dell’ingegneria e della progettazione all’Estero ha avuto un notevole incremento, passando dal 24% del 2015 al 47% rilevato nel 2016. Il campione di dati si basa principalmente sul fatturato totale dei lavori, il 46,6% di cui sono stati svolti all’estero, per una cifra pari a 427 milioni di euro.
Lo studio denominato “Secondo rapporto sulla presenza delle società di ingegneria e architettura all’estero”, per Gabriele Scicolone, il presidente dell’Oice, è sinonimo di un’imprenditoria abile e ambiziosa, che ha bisogno di nuovi stimoli e nuovi progetti e che necessita di nuove vie di aggregazione. La crescita delle Pmi italiane all’Estero sottolinea l’eccellenza nel settore della progettazione e delle costruzioni, un trend positivo che però dimostra anche le mancate occasioni di business per i professionisti nel mercato nazionale. Sempre secondo il rapporto, l’area di interventi esteri predominante per i nostri professionisti è il Medio Oriente, che ha superato anche fatturato e lavori svolti nei Paesi dell’Unione Europea.
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