Incentivi per fonti di energia rinnovabili alle imprese: le criticità
Il decreto FER1 recentemente approvato e riguardante gli incentivi agli impianti costituiti da fonti di energia rinnovabile contiene importanti novità sugli incentivi alle fonti di energia rinnovabile alle imprese, in cui è stato reinserito anche il fotovoltaico che in precedenza era stato escluso. Tuttavia le piccole e medie imprese lamentano i criteri di concessione dell’incentivo, che viene visto come troppo esclusivo e poco attento alla rete delle PMI italiane. Questo perché il decreto ha deciso di escludere dagli incentivi gli impianti con una potenza inferiore ai 20KW, che ad oggi sono la tipologia di tecnologia più diffusa fra le piccole e medie imprese.
Per questo motivo, principalmente, il CNA ha deciso di diffondere una nota congiunta e indirizzata alle forze politiche al governo in cui si fanno presenti le criticità emerse dalla lettura del decreto, con la speranza che possano essere emendati i punti più controversi per includere nella possibilità di ottenere l’incentivo anche le PMI, che sono di fatto il vero tessuto economico del nostro Paese. Inoltre, l’esclusione dei piccoli impianti è in contrasto con gli obiettivi del Piano nazionale integrato per l’energia ed il clima 2030, in primis con quello di incrementare l’autoproduzione di energia da fonti pulite e rinnovabili.
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