Partita IVA e successione eredi
Con la risoluzione n. 34/E/2019 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito come sia possibile avere delle deroghe ai 6 mesi in cui gli eredi di un professionista possono tenere aperta la partita IVA del loro caro estinto qualora esistano delle prestazioni non ancora incassate dallo stesso, o degli adempimenti fiscali da compiere. In particolare, la deroga è utile nei casi in cui risultino dei crediti pendenti con la pubblica amministrazione, per cui spesso il professionista deve emettere una fattura con iva differita.
La cessazione dell’attività professionale, sempre secondo quanto si apprende dalle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, non può dirsi conclusa almeno fino a quando non si siano esaurite tutte le operazioni fiscali pendenti al momento del decesso, quindi non può coincidere con il momento in cui si esauriscono le prestazioni professionali ma comprende invece anche i momenti successivi, ovvero la chiusura dei rapporti professionali e di tutte le fatture già emesse o ancora da emettere per prestazioni professionali già svolte. Solo allora si potrà chiudere la partita iva, per questo motivo spesso è necessario prolungare i tempi oltre i 6 mesi canonici.
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