Salta l’attesa Riforma del Codice Appalti
La riforma del Codice Appalti, più volte annunciata dal Governo, è arrivata al tavolo del Consiglio dei Ministri molto più “snella” del previsto. Infatti degli oltre 28 articoli di riforma previsti nella bozza che circolava in questi giorni fra gli addetti ai lavori, ne sono rimasti solo dieci. Il decreto delle Semplificazioni, secondo molti operatori contiene in realtà dei punti che portano il Codice Appalti a fare un passo indietro rispetto al passato, come per esempio la reintroduzione dell’incentivo alla progettazione svolta dai tecnici che siano anche dipendenti pubblici, o la possibilità di affidare i lavori di importo inferiore alle soglie comunitarie (ovvero 5.548.000 euro) sulla base del progetto definitivo.
Anche secondo il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, il nuovo Decreto Legislativo è deludende sul piano della volontà di un rilancio efficace dell’economia nazionale, e non sblocca affatto tutte le procedure per cominciare le opere pubbliche utili per aumentare il piano di sicurezza nel nostro Paese (le così dette norme “sblocca cantieri”). Il gap infrastrutturale dell’Italia, sempre secondo Buia, è di ben 84 miliardi di euro che servirebbero a mettere in sicurezza ed effettuare manutenzione sul territorio.
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