0 2065 Views

Sanzioni per chi viola obbligo di tracciabilità

La legge impone ai datori di lavoro e ai committenti l’obbligo di pagamento con sistemi tracciabili, e quindi non in contanti a meno che il datore di lavoro non abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento in Posta o in Banca. Una nuova nota dell’Ispettorato del lavoro, la n. 5828 del 4 luglio 2018, chiarisce quali siano le modalità di calcolo della sanzione per chi non rispetta tale obbligo, andando ad alleggerire il carico perché la sanzione stessa è calcolata non più sul numero di lavoratori dipendenti per cui si è compiuto l’illecito fiscale ma calcolando i mesi per i quali si è protratto il pagamento con modalità non consentite dalla specifica legge n. 205/2017.

Le sanzioni amministrative pecuniarie per i datori di lavoro che non rispettano la tracciabilità dei pagamenti vanno da un minimo di mille euro fino a un massimo di cinquemila euro. Solo i pagamenti, anche ai dipendenti, che non rientrano nel campo della retribuzione (come per esempio anticipi e rimborsi spese, o pagamento di danni) sono sgravati dall’obbligo di tracciabilità.

Previous Imposte catastali e ipotecarie con F24
Next In Italia sono 637 le opere incompiute

About author

Michela Meloni
Michela Meloni 637 posts

Michela Meloni si occupa di editoria (LaPiccolaVolante Ed.), comunicazione pubblicitaria e redazione di articoli web oriented. Ha una laurea specialistica in editoria, giornalismo e nuovi media. Collabora con diverse web agency e scrive di libri sul sito Mangialibri.com.

View all posts by this author →

You might also like

Attualità

Enea presenta la sua Guida all’efficienza energetica negli edifici scolastici

Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha presentato a Roma lo scorso 19 aprile un importante documento per il rinnovo degli impianti scolastici

Attualità

Post sisma: in scandenza i contributi per opere pubbliche

I comuni colpiti dal sisma hanno ancora pochi giorni di tempo per richiedere i contributi governativi per il recupero e la progettazione di opere pubbliche. Il Governo ha infatti fissato

Attualità

Ricostruzione post-sisma: nessun tetto su incarichi multipli, ma autoregolamentazione

Il 13 dicembre nel corso della riunione della Cabina di Coordinamento relativa agli interventi post-sisma, di cui fanno parte oltre al commissario per la ricostruzione Vasco Errani anche i presidenti