0 3065 Views

I ricorsi al Tar per edilizia sono sempre più numerosi

Fra tutte le istanze di ricorso ai tribunali territoriali del Tar, l’edilizia è senza dubbio una dei settori più presenti: con un numero di 279 richieste, è aumentato dal 2014 al 2015. Così informa Caro Lucrezio Monticelli, presidente del Tar Sardegna. In questo modo, il numero di ricorsi in edilizia ha nettamente superato quelli relativi al campo dell’istruzione, che fino al 2014 deteneva il primato di istanze presentate davanti ai giudici.

La valanga di ricorsi è da attribuire indubbiamente anche a un processo piuttosto macchinoso dell’affidamento dei lavori, ma anche alla poca trasparenza e alle norme della pubblica amministrazione; tantissimi dei ricorsi infatti sono stati presentati da cittadini per portare alla luce un disservizio, ovvero quello di Enti che impedivano l’accesso ad atti che per loro natura dovrebbero essere pubblicamente consultabili.

Previous Riforma appalti: le sei alternative al giudice
Next Multinazionale cinese pronta a investire in Italia

About author

Michela Meloni
Michela Meloni 637 posts

Michela Meloni si occupa di editoria (LaPiccolaVolante Ed.), comunicazione pubblicitaria e redazione di articoli web oriented. Ha una laurea specialistica in editoria, giornalismo e nuovi media. Collabora con diverse web agency e scrive di libri sul sito Mangialibri.com.

View all posts by this author →

You might also like

Attualità

Il Demanio lancia l’app “Estimare”

Durante l’assemblea nazionale dell’Anci, l’Agenzia del Demanio ha presentato una nuova app per smartphone e tablet che consente di verificare in tempo reale l’attività estimale, aggiungendo fin dai primi sopralluoghi

Attualità

Classificazione dell’abuso edilizio

Grazie alla sentenza n. 1484 del 30 marzo 2017 è possibile avere un quadro più chiaro degli abusi edilizi, e di quando un abuso debba essere considerato totale, sostanziale o

Attualità

Via libera all’Autorizzazione paesaggistica semplificata

Le Commissioni Ambientali Parlamentari hanno approvato il regolamento noto come Autorizzazione paesaggistica semplificata, che diventerà operativa dopo qualche piccola modifica richiesta dalle commissioni stesse, che richiedono in particolare di limitare