0 3009 Views

I ricorsi al Tar per edilizia sono sempre più numerosi

Fra tutte le istanze di ricorso ai tribunali territoriali del Tar, l’edilizia è senza dubbio una dei settori più presenti: con un numero di 279 richieste, è aumentato dal 2014 al 2015. Così informa Caro Lucrezio Monticelli, presidente del Tar Sardegna. In questo modo, il numero di ricorsi in edilizia ha nettamente superato quelli relativi al campo dell’istruzione, che fino al 2014 deteneva il primato di istanze presentate davanti ai giudici.

La valanga di ricorsi è da attribuire indubbiamente anche a un processo piuttosto macchinoso dell’affidamento dei lavori, ma anche alla poca trasparenza e alle norme della pubblica amministrazione; tantissimi dei ricorsi infatti sono stati presentati da cittadini per portare alla luce un disservizio, ovvero quello di Enti che impedivano l’accesso ad atti che per loro natura dovrebbero essere pubblicamente consultabili.

Previous Riforma appalti: le sei alternative al giudice
Next Multinazionale cinese pronta a investire in Italia

About author

Michela Meloni
Michela Meloni 637 posts

Michela Meloni si occupa di editoria (LaPiccolaVolante Ed.), comunicazione pubblicitaria e redazione di articoli web oriented. Ha una laurea specialistica in editoria, giornalismo e nuovi media. Collabora con diverse web agency e scrive di libri sul sito Mangialibri.com.

View all posts by this author →

You might also like

Attualità

Nuovi disegni di legge per semplificazioni

Sul tema burocrazia e semplificazioni, secondo il governo Conte, non si deve intervenire solo sul settore dell’edilizia e delle costruzioni: sono infatti dieci i disegni di legge per il riassetto

Attualità

L’Ance ha un nuovo direttore generale

Il 13 dicembre il presidente uscente dell’Ance, Gabriele Buia, ha proposto la nomina di Massimiliano Musmeci come suo successore, un nome che ha ottenuto i voti di tutti i membri

Attualità

Sanzioni per chi viola obbligo di tracciabilità

La legge impone ai datori di lavoro e ai committenti l’obbligo di pagamento con sistemi tracciabili, e quindi non in contanti a meno che il datore di lavoro non abbia