Nel 2018 rinnovabili al 50% del fabbisogno
Una delle più grandi novità a favore dell’ambiente nel 2018 sarà l’obbligo, per gli edifici di nuova costruzione, di avere degli impianti che rispondano a esigenze di risparmio energetico e sostenibilità ambientale: almeno il 50% del fabbisogno energetico dell’edificio dovrà infatti essere coperto grazie a fonti di energia rinnovabile e pulita. Per gli edifici pubblici invece la quota sale al 55%. Solo gli edifici che siano collocati nei centri storici cittadini potranno esentarsi da questa norma, anche se dovranno comunque essere riscaldati da impianti a energia rinnovabile per almeno il 25% del totale.
La nuova normativa si applica non solo per gli edifici di nuova costruzione, ma anche per quelli per cui si prevedono delle ristrutturazioni rilevanti, ovvero gli edifici con superficie totale uguale o maggiore a 1000 metri quadrati per i quali si intende rinnovare in maniera integrale gli elementi dell’involucro. Per la normativa italiana, le fonti considerate completamente rinnovabili sono i collettori solari, le pompe di calore che prelevano dall’ambiente esterno e il fotovoltaico tradizionale. Per questo motivo nei nuovi edifici non potrà più essere utilizzato il GPL come impianto principale di riscaldamento, ma potrà al massimo supportare l’impianto a energia rinnovabile.
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