Classificazione dell’abuso edilizio
Grazie alla sentenza n. 1484 del 30 marzo 2017 è possibile avere un quadro più chiaro degli abusi edilizi, e di quando un abuso debba essere considerato totale, sostanziale o minore. L’abuso è identificato come totale quando una costruzione è portata avanti nonostante non si abbia alcun titolo abilitativo, ovvero con costruzione realizzata senza il permesso di costruire. L’abuso edilizio sostanziale riguarda le costruzioni che modificano la destinazione d’uso del progetto originario dell’edificio, oppure ha delle variazioni essenziali rispetto a quanto stabilito nel permesso di costruire. In questi casi l’unica soluzione prevista dalla nostra legislazione è la demolizione dell’edificio o della parte di costruzione abusiva.
L’abuso minore invece è stabilito quando si realizzano con modalità differenti da quanto stabilito le costruzioni che hanno comunque ottenuto autorizzazione specifica. In questo caso di parla anche di difformità parziale. Mentre non è considerato abuso qualcunque intervento che non eccede il 2% delle misure stabilite in fase progettuale e autorizzate dalla pubblica amministrazione.
About author
You might also like
Legge di Stabilità: equiparazione fra professionisti e imprese
La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto un’importante novità nell’accesso ai fondi europei da parte di professionisti e possessori di partita iva nei settori di riferimento. Se prima solo le
Piattaforma sindacale unitaria per il rinnovo del contratto nazionale edilizia
I sindacati nel settore costruzioni, in particolare Feneal, Filca e Fillea, hanno approvato la settimana scorsa l’ordine del giorno che verteva sulle richieste per il nuovo contratto nazionale collettivo CCNL
Appalti: nuove regole sui criteri ambientali minimi
La sostenibilità ambientale è un requisito sempre più importante e con il nuovo Codice appalti (D.lgs. n.50/2016) le stazioni appaltanti dovranno tenere in considerazione, nella redazione dei bandi e delle







