Mutui e tutela del consumatore: 7 giorni per scegliere
Il governo ha attuato grazie a una legge delega la direttiva comunitaria 2014/2017/UE relativa ai contratti di mutuo per i beni immobili residenziali. La direttiva europea salvaguarda e tutela il consumatore, che ora avrà 7 giorni di tempo per decidere se stipulare o meno il contratto di mutuo proposto dalla banca o dagli intermediari nel settore immobiliare. In questo modo la scelta sarà più ponderata e razionale. La direttiva europea riguarda anche altri punti relativi ai contratti di credito ai consumatori in relazione ai beni immobili, in particolare per sostenere la creazione di un mercato interno di settore che garantisca la massima protezione ai consumatori e la totale trasparenza degli enti che lavorano in questo determinato settore.
Il termine per il recepimento dell’intera direttiva UE 2014/2017 è il 21 marzo del 2016, in cui il governo con ulteriori disegni di legge in delega dovrà uniformarsi alla regolamentazione in oggetto, in particolare per quanto riguarda la corretta valutazione del bene immobile residenziale per cui si richiede il mutuo, che deve essere fornita dagli intermediari in maniera trasparente prima della conclusione del contratto di credito e l’informazione approfondita sui rischi, soprattutto in caso di contratti di credito ipotecario.
About author
You might also like
Inarcassa taglia le sanzioni contributive ai professionisti
Ingegneri e architetti iscritti alla cassa previdenziale Inarcassa potranno usufruire da quest’anno dell’importante modifica sulle aliquote per le sanzioni relative ai contributi non versati. Se prima l’aliquota era pari al
Ancora rinvii per le Nuove Norme Tecniche delle Costruzioni
Il testo sulla Nuove Norme Tecniche delle Costruzioni non è ancora stato approvato, l’accordo previsto lo scorso 24 novembre nella seduta della Conferenza Unificata Stato-Regioni non è infatti stato raggiunto.
Responsabilità precontrattuale della PA per clausole ambigue
L’Adunanza Plenaria (il massimo organo di Giustizia Amministrativa) ha decretato che le stazioni appaltanti che nei loro bandi hanno delle clausole considerate ambigue e che in questo modo possono condurre